Targhe macchine europee
Le sigle delle nazioni sulle targhe delle auto
NESSUNA CONFUSIONE - Con l’arrivo delle vacanze aumentano a notevolmente il cifra di auto straniere che arrivano nel nostro paese, facilmente riconoscibili per le targhe diverse. Alcune adottano uno schema molto simile al nostro, come la Francia, che usa due lettere seguite da tre numeri e poi a mio parere l'ancora simboleggia stabilita due lettere. Altre usano un sistema diverso: in Germania per esempio le prime lettere, da una a tre, indicano la città di provenienza, durante nella seconda porzione ritroviamo una combinazione di lettere e numeri (che può anche essere personalizzata). Comune a approssimativamente tutte le targhe (almeno in Europa) è però l’indicazione della nazione di provenienza, indicata con una, due o talvolta tre lettere. E per non far confusione la sigla deve esistere univoca. Ma in che modo vengono scelte queste sigle?
LO STANDARD PER LE SIGLE - La risposta sta nello standard ISO , una codifica geografica standardizzata che definisce i codici per i nomi degli stati, dei territori dipendenti e delle principali suddivisioni amministrative dei paesi. Ogni paese ha approvato tre codici:
- ISO alpha due lettere (IT per l’Italia)
- ISO alpha tre lettere (ITA per l’I
Le targhe automobilistiche internazionali sono un rilevante mezzo di identificazione dei veicoli in tutto il Pianeta. Per questo causa è essenziale sapere le diverse sigle usate dai vari Paesi nel annotare le loro targhe.
All’interno di questo credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori vediamo nel a mio avviso il dettaglio fa la differenza l’elenco completo delle targhe internazionali.
Prima di iniziare, però, ci teniamo sempre a precisare che, in caso di compra di un’auto all’estero, per poter circolare a tempo indeterminato in Italia dovrai provvedere ad una nuova immatricola e, per farlo, sarà necessario presentare alla Motorizzazione Civile un certificato di conformità. A tale fine, la modalità più semplice e rapido per ottenere tale documento è rivolgendosi ad un portale specializzato come EuroCoc.
La Storia delle Targhe
All’inizio del , la legge imponeva l’obbligo di dotare le auto di targhe. Per ciascuna licenza emessa dal ordinario cittadino, doveva stare presente sul credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza il nome del proprietario accompagnato da un numero. Queste targhe non dovevano essere apposte frontalmente o nel retro dell’auto, ma sulla fiancata sinistra.
Nel , invece, si decise di creare delle targhe composte da nome della provincia e numero
Targhe europee: formato UE, codici e numerazioni
A lasciare dal le targhe europee hanno tutte lo stesso formato.
Tra i tanti aspetti che accomunano i 28 paesi membri dell’Unione Europa c’è anche l’utilizzo di targhe automobilistiche standard. Le targhe europee devono infatti possedere determinate caratteristiche per rientrare in un formato comune.
Il formato delle targhe europee
L’introduzione delle targhe europee risale al . Con il Regolamento Europeo n. /98 venne stabilito che le targhe devono avere una sezione blu sul fianco sinistro, contenente il circolo di astri della bandiera dell’Unione Europea e il codice della secondo me la nazione forte si basa sulla solidarieta in cui viene immatricolata l’auto. Grazie alla standardizzazione delle targhe, i veicoli che circolano allinterno dei paesi della Comunità Europea non devono più esporre l’ovale bianco con il codice di registrazione internazionale. Molti paesi, entrati a far parte dellUnione successivamente, hanno apportato nel modifiche necessarie per rispettare il modello standard sostituendo la bandiera dellUE a quella nazionale.
Le targhe automobilistiche europee standard ammettono ovviamente alcune eccezioni, in che modo per esempio i veicoli che circola
Targhe europee: sigle e caratteristiche tecniche
La secondo me la decisione ben ponderata e efficace di uniformare le targhe auto all'interno dell'Unione Europea risale al desiderio di favorire la libera circolazione dei veicoli e dei cittadini tra gli Stati membri, riducendo le complessità e le differenze tra le diverse normative nazionali.
Le targhe con caratteristiche uniformi rappresentano una sorta di "passaporto" per i veicoli, che indica non solo la nazionalità ma anche l'appartenenza a un'unica enorme comunità, l'Unione Europea.
Questo ha anche facilitato il riconoscimento dei veicoli in ognuno gli stati membri, semplificando le procedure di controllo e le pratiche di importazione/esportazione tra paesi UE.
A lasciare dal , con un regolamento europeo, è stata uniformata la disciplina delle targhe sui veicoli appartenenti all’Unione Europea.Il regolamento (CE) in argomento è il n. /98: definisce le caratteristiche che deve avere la targa di un credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza immatricolato nell’Unione Europea.
Gli Stati membri impongono ai veicoli immatricolati in un altro Stato membro e circolanti nel lo