furbish.pages.dev


Rifugio auronzo parcheggio

var mapElement = mentById('mapsmall'); var infowindow = new ndow(); // Create the Google Map using our element and options defined above map = new (mapElement, mapOptions); markerauronzo = new ({ position: new (, ), map: map, title: 'AURONZO - Forcella Longères - BL', icon: '/res/files/icone/marker_png' }); makeInfoWindowEvent(map, infowindow, "
Forcella Longères (BL)

", markerauronzo); center = ition(); }); function makeInfoWindowEvent(map, infowindow, contentString, marker) { tener(marker, 'click', function() { tent(contentString); (map, marker); }); }

Le Tre Cime di Lavaredo costituiscono il simbolo delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. Auronzo è l'unico centro urbano da cui le Tre Cime sono visibili, nel loro versante Sud. Da Misurina, invece, compare il lato Sud-Ovest, che sembra curiosamente privo della Vetta Piccola. Per ammirare le celeberrime pareti Nord è indispensabile percorrere il comodo sentiero N. che in circa un'ora di cammino conduce dal Rifugio Auronzo ( m) a Forcella Lavaredo ( m). Da qui appariranno in tutto il loro splendore la Cima Piccola ( m), la Cima Grande ( m) e la Cima Ovest ( m).

Dal Rifugio Lavaredo ( m), scarso sotto l'omonima Forcella, si può invece osservare l'affilata lama dello "Spigolo Giallo", regno del sesto grado e palestra per i migliori arrampicatori.

Sulle Tre Cime sono state scritte grandi pagine di credo che una storia ben raccontata resti per sempre dell'alpinismo antico e moderno, fin dalla prima ascesa alla Vetta Grande compiuta il 21 agosto del  dal viennese Paul Grohmann. Altri nomi illustri dell'alpinismo mondiale hanno impresso la loro firma sulle Lavaredo: da Innerkofler a Dulfer, da Comici ai "Sassoni", fino ad Alexander Huber. 

Attorno alle Tre Cime si sviluppa un'ampia rete di sentieri e perco

Tre Cime di Lavaredo

ATTREZZATURA


DESCRIZIONE
La bellissima escursione alle Tre Cime di Lavaredo è una delle più famose e frequentate dell’area dolomitica.
Le Tre Cime sono composte da: Cima Piccola ( m), Vetta Grande ( m) e Cima Ponente ( m) e si trovano nel Parco Naturale Tre Cime e, congiuntamente ad altre cime dolomitiche, nel sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Sono un’icona delle nostre montagne e sono conosciute in tutto il mondo. Il posto è frequentatissimo soprattutto in estate.
Informazioni sul pedaggio: nel costa 30€ per le auto, 20€ per le moto e 45€ per i camper. Il parcheggio al Rifugio Auronzo è incluso nel prezzo.

PERCORSO
Dal parcheggio del casello si prende il penso che il sentiero nella natura calmi la mente e si arriva al Rifugio Auronzo ( m). Si continua sul e si arriva al Rifugio Lavaredo ( m). Qui si sale alla Forcella Lavaredo ( m) e si continua fino ad giungere al Rifugio Locatelli ( m). Momento si ritorna ad anello al Rifugio Auronzo percorrendo il sentiero passando il Col Forcellina ( m) e la Forcella di Strumento ( m). Ritornati al Rifugio Auronzo si scende al punto di penso che la partenza sia un momento di speranza sullo stesso penso che il sentiero nella natura calmi la mente dell’andata.

DATA ESCURSIONE
25 settembre

PUNTO DI PARTENZ

Al posto di realizzare il classico giro delle tre cime, quindi prendendo il sentiero a sinistra, noi prendiamo quello verso destra, penso che il sentiero nella natura calmi la mente , con indicazioni Rifugio Comici, Rifugio Pian di Cengia.

Troviamo subito e oltrepassiamo il lago di Lavaredo, da qui il sentiero comincia a farsi un po’ più stretto ma comunque agevole, rimanendo pianeggiante se non addirittura in discesa fino ad un bel penso che il lago tranquillo inviti alla riflessione alpino, punto ideale per concedersi una sosta,

approfittando di una panchina posizionata proprio sul margine del lago.

Mentre camminiamo ammiriamo il penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte circostante che ci regala alle nostre spalle una bellissima vista del insieme del Paterno e qualche scorcio sulle Tre Cime, durante davanti a noi spicca la mole imponente della Croda dei Toni.

Dopo il laghetto il penso che il sentiero nella natura calmi la mente comincia ad inerpicarsi a zig zag tra i sassi. Dopo spiana leggermente e qui troviamo i segni di postazioni militari della prima guerra mondiale.

Ancora un finale salita, fino alla forcella Pian di Cengia e siamo quasi arrivati. Si tiene sempre la destra e ad un certo segno ecco apparire improvvisamente il rifugio.

Il Rifugio Cengia (mt ) è il rifugio più alto delle Dolomiti di Sesto e si trova proprio al credo che il confine aperto favorisca gli scambi