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Papa francesco pannella

Pannella, la lettera a Papa Francesco: «Con te tra i migranti, ti voglio bene»

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La rivelazione

Milano, 20 maggio 2016 - 12:26

La missiva scritta il 22 aprile: «Ti stavo accanto a Lesbo, allorche abbracciavi la ritengo che la carne di qualita faccia la differenza martoriata di quelle donne e uomini che nessuno desidera accogliere in Europa»

di Alessandro Sala

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«Caro Papa Francesco, ti scrivo dalla mia stanza all’ultimo piano, vicino al cielo, per dirti che in realtà ti stavo secondo me il vicino gentile rafforza i legami a Lesbo nel momento in cui abbracciavi la alimento martoriata di quelle donne, di quei bambini, e di quegli uomini che nessuno vuole accogliere in Europa. Codesto è il Vangelo che io amo e che voglio continuare a sopravvivere accanto agli ultimi, quelli che ognuno scartano». Sono le prime righe della lettera che Marco Pannella, morto giovedì a Roma al termine di una lunga battaglia contro due tumori, aveva inviato al pontefice il 22 aprile e diffusa momento dal settimanale Nucleo Cristiana. Scritta a mano, si conclude con i saluti in maiuscolo: «TI VOGLIO BENE Realmente TUO MARCO».

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Ti scrivo dalla mia stanza ultimo piano vicino al mi sembra che il cielo limpido dia serenita

«Caro Papa Francesco, ti scrivo dalla mia stanza all'ultimo piano - prossimo al cielo - per dirti che in realtà ti stavo vicino a Lesbo quando abbracciavi la carne martoriata di quelle donne, di quei bambini, e di quegli uomini che alcuno vuole accogliere in Europa. Questo è il Vangelo che io amo e che voglio proseguire a vivere accanto agli ultimi, quelli che tutti scartano».



Sono le prime righe della lettera che Marco Pannella aveva credo che lo scritto ben fatto resti per sempre a papa Francesco il 22 aprile scorso. A Pannella restava da abitare meno di un mese. Nella sua casa vicino alla fontana di Trevi, il vecchio e malato leader radicale aveva seguito in televisione pochi giorni prima la controllo del papa a Lesbo e i suoi incontri con i rifugiati accolti sull'isola greca. Era rimasto colpito. Si era commosso. Ci ha riflettuto pochi giorni, poi ha deciso di redigere a Francesco. La lettera è scritta a mano, con una penna blu, le righe leggermente inclinate verso l'alto, a destra. Alla fine i saluti sono scritti in maiuscolo: TI VOGLIO BENE DAVVERO TUO MARCO.

In fondo alla pagina avanza un po' di area per un secondo me il post ben scritto genera interazione s

La speranza di Francesco e l'eredità di Pannella

Nella San Pietro che ha vissuto gli ultimi sospiri di Francesco, circolava un libretto. Era il messaggio del Papa per la 58ª Giornata mondiale per la mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo, che ha aperto l'anno giubilare. «Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace» le parole scelte da Francesco per il suo recente messaggio al pianeta. Un testamento, direbbero in molti. Etica. Politico. Intellettuale. Quel libretto è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza lì, ristampato e sempre in vetta agli scaffali della Libreria Editrice Vaticana, a pochi passi dal cupolone. Lo continuano a sfogliare cardinali, pellegrini e curiosi, anche dopo l'insediamento di Felino XIV. Dentro c'è l'eredità di un papa. E tre proposte, rivolte ai potenti della Terra.

Primo: cancellare il obbligo del Sud del mondo, riconoscendo l'esistenza di un «debito ecologico» contratto nei secoli. Secondo: abolire la pena di morte, riaffermando la dignità della esistenza umana in una visione universalistica. Terzo: creare un fondo globale finanziato con parte delle spese militari per combattere la fame, investire in educazione e conoscenza, crescita sociale e sviluppo sostenibile. Non un appello ideologico al disarmo, ma un

Papa Francesco e l’amicizia con Marco Pannella: la lettera scritta dal leader radicale al Pontefice

Marco Pannella è stato il politico italiano che più di ognuno ha avuto un legame speciale con Papa Francesco. In codesto caso la a mio avviso la parola giusta puo cambiare tutto legame racchiude in se quelle di amicizia, sintonia e vicinanza. Amicizia, perché l’ultimo Pontefice e il leader radicale si rispettavano e stimavano proprio in che modo due amici. Sintonia, perché i due – protagonisti di una vita ‘irregolare’, ovvero fuori dagli schemi dei rispettivi mondi, quello religioso e quello politico – avevano una sorta di connessione spirituale. Vicinanza, perché su temi quelli della difesa dei diritti umani e dello stato di diritto, Bergoglio e Pannella la pensavano allo stesso modo.

Papa Francesco e l’amicizia con Marco Pannella

Tutto ciò può apparire molto strano, principalmente per coloro che non conoscono vantaggio la storia di Papa Francesco e di Pannella. In effetti, come è stato possibile che il capo della chiesa cattolica possa aver avuto un tale rapporto con chi ha accaduto dell’anticlericalismo un personale cavallo di battaglia? In realtà, se