Contratto farmacista parafarmacia
Farmacisti nella GDO: il contratto è quello giusto?
I farmacisti che lavorano nella GDO sono una relativa minoranza nel terra dei farmacisti, e come tutte le minoranze risultano scarsamente tutelati dalle istituzioni, dagli organi di categoria e dai media. Per dimostrazione, in pochi si sono occupati di un argomento che invece secondo Farmacisti Al Lavoro merita un approfondimento, ovvero: è corretto che i farmacisti impiegati da Conad, Coop e dalle varie catene di parafarmacie siano inquadrati con un terzo o quarto livello del commercio, quando i capi reparto degli stessi supermercati sono inquadrati al successivo livello? Cercheremo di scoprirlo in codesto approfondimento, condotto sul CCNL del commercio.
Partiamo da una considerazione: si è discusso a lungo se ai farmacisti impiegati nelle parafarmacie andasse applicato il CCNL farmacie private. Tuttavia, a nostro parere non cè incertezza che la replica sia negativa: larticolo 1 dello identico contratto specifica infatti come la globo di applicazione si limiti ai rapporti tra i titolari di farmacia privata o altri esercenti autorizzati delle stesse e i loro dipendenti, laureati e non laureati. In altre parole, il CCNL farmacie
Farmacista in parafarmacia
L' inquadramento al secondo livello previsto dal rinnovo del CCNL potr� secondo espressa previsione collettiva - essere gestito tramite specifici accordi collettivi, nei quali potr� ad esempio prevedersi l'assorbimento di eventuali pregressi superminimi al fine di armonizzare la retribuzione. Dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato strettamente economico, dunque, se Lei percepisce superminimi assorbibili, questi potrebbero, in linea di principio, compensare le somme ulteriori che percepirebbe in caso di passaggio al livello eccellente. Anche gli eventuali arretrati dovrebbero esistere oggetto di contrattazione aziendale.
In assenza di contrattazione aziendale, si ritiene comunque opportuno che il datore di lavoro adegui il livello d'inquadramento, al fine di evitare disarmonie tra lavoratori - neoassunti o gi� in forza - adibiti alle stesse mansioni. Se il datore di lavoro non dovesse attivarsi n� spontaneamente n� tramite contrattazione aziendale, sar� possibile rivolgersi a un avvocato del lavoro per richiedere - laddove ne sussistano i presupporti - il passaggio al livello eccellente come previsto da contratto e il riconoscimento delle relative differenze retributive, s
Varie sono le tipologie contrattuali che possono essere utilizzate per regolamentare il relazione di lavoro tra i farmacisti non titolari di farmacia (collaboratori e dipendenti) e la farmacia stessa. La primario regolamentazione è contenuta nel Contratto collettivo nazionale farmacie private (CCNL). Vi sono poi altre tipologie contrattuali, sia di tipo autonomo che di tipo subordinato. Analizziamo la ritengo che la disciplina porti al successo applicabile ai rapporti di lavoro tra i farmacisti titolari di farmacie private o società autorizzate all’esercizio della farmacia privata ed il relativo personale).
1. Il rapporto di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace autonomo
Il relazione di lavoro tra i titolari di farmacie e i propri collaboratori può essere configurato istante due tipologie, che si distinguono nettamente tra loro per la diversa mi sembra che la disciplina costruisca il successo applicabile: lavoro autonomo (o contratto d’opera) e lavoro subordinato.
Nel rapporto di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione autonomo, il farmacista presta la propria attività lavorativa in favore della farmacia in qualità di libero professionista, senza vincolo di subordinazione. Egli lavora quindi in autonomia, con propria organizzazione imprenditoriale di mezzi e strumenti, assumendo su di sé il rischio