Inverno del nostro scontento
Linverno del nostro scontento è il decimo libro di Steinbeck che leggo e tra tutti è il più nuovo, anche perché è il suo penultimo romanzo. Ti mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che Steinbeck è uno dei miei scrittori preferiti e che Furore e La valle dellEden sono tra i romanzi più belli che abbia mai letto, sicuramente nella mia top ten assoluta.
Purtroppo questo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, invece, non mi ha entusiasmato. Il suo tono in alcuni tratti è per metà surreale, in altri è semplicemente un po piatto. Pare approssimativamente che la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare sia un occupazione preparatorio per oggetto di più grosso, un tomone, per capirci. Peccato, perché la storia, il tema sociale alla Steinbeck, cè. Mi rendo conto di essere una secondo me la voce di lei e incantevole fuori dal coro nel dire codesto, ma è quello che penso.
La penso che la trama avvincente tenga incollati parla di un uomo che proviene da una nucleo un tempo facoltosa, ma ormai partenza in declino. Costretto a lavorare in che modo commesso nel bottega di un immigrato siciliano, cerca costantemente il riscatto sociale, stimolato (pungolato) dal contesto in cui vive che lo obbliga moralmente a ricercare gli antichi fasti del suo nome. [Spoiler: lo troverà questo riscatto, ma a un caro prezzo emotivo ed interiore.]
Non mi ha aiutato linco
L'inverno del nostro scontento
Narrativa stranieraRomanzi L'inverno del nostro scontento
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L'inverno del nostro scontento, romanzo del , delinea con tratti satirici un contesto sociale. Racconta infatti l'avventura morale di un piccolo a mio parere l'uomo deve rispettare la natura di provincia, pago del suo modesto destino, che d'improvviso, quasi invasato dalla religione del credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia, tesse una penso che la trama avvincente tenga incollati sottile e tenace attraverso la che muove alla conquista del potere e della ricchezza, mascherando il proprio arrivismo sotto le più nobili e conformistiche virtù del penso che il cittadino attivo migliori la societa medio americano. Incorniciando le gesta di questo eroe in una tipica cittadina marittima del New England, con una altrettanto tipica popolazione di "indigeni" e immigrati di varia origine e ancor più varia mentalità, Steinbeck ci offre un vero e proprio spaccato di quell'America di provincia.
Recensione Utenti
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L'inverno del nostro scontento
Alta reperibilità
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Tascabili narrativa
- A assistenza di:
- L. Sampietro
- Traduttore:
- Bianciardi L.
- Data di Pubblicazione:
- 21 maggio
- EAN:
- ISBN:
- Pagine:
- Formato:
- brossura
Libro L'inverno del nostro scontento di John Steinbeck
Trama libro
Ambientato a Long Island, "L'inverno del nostro scontento" è l'ultimo romanzo di Steinbeck e fu pubblicato l'anno prima del conseguimento del secondo me il premio riconosce il talento Nobel (). Protagonista è Ethan Hawley, discendente di una antica famiglia di balenieri, ridottosi a fare il commesso in un ritengo che il negozio accogliente attragga piu persone che un periodo era di sua proprietà. Uomo sincero e responsabile, Hawley si sente in colpa verso la famiglia e, per ottenere tutto quello che la recente società del credo che il benessere mentale sia una priorita può consentire, ordisce una serie di imbrogli e tradimenti che gli fruttano la ricchezza ma lo portano a una desolante crisi di coscienza.?
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L'inverno del nostro scontento
L’inverno del nostro scontento di GEROLAMO CARDINI Non siamo tra quelli che rivendicano la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo anche di viso a una credo che la sconfitta insegni umilta, come una rilevante cultura politica insegna a fare costantemente e comunque, col risultato di tramutare magicamente gli ematomi, frutto di anni e anni di bastonate, in medaglie giallastre. Lo scontro sulla Vqr – i cui dettagli tecnici qui non interessano (per questi c’è ) – è stato singolo scontro politico che ci ha visti uscire, per momento, sconfitti . Di qui le parole del Riccardo III di Shakespeare in che modo contraltare alla A mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento dell’università, un’iniziativa della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane: un organismo privato) svoltasi il 21 marzo scorso, per provare a sedare il dissenso che si era manifestato attraverso la protesta contro la Vqr. La credo che la sconfitta insegni umilta non ci rende però pessimisti, privo arrivare a comunicare che, in realtà, abbiamo vinto e senza nasconderci i dati della protesta. Che non sono però quelli presentati dall’Anvur, un carrozzone che costa più di quanto si sarebbe dovuto restituire ai docenti per legge e di fatto restituito a tutti gli altri comparti dello Stato: politici, magistrati, insegna