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Miles davis ondarock

Ondacinema

"All right, well, you are the artist, Miles.
How would you say it?"


Può sembrare controintuitivo o quantomeno singolare, ma specialmente al ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale non esiste tipo più efficace di quello biografico nel comprovare la validità del noto inizio aristotelico che antepone al vero il verosimile. Il resoconto dei fatti "così come sono avvenuti" che dovrebbe contraddistinguere una prospettiva storica, limitandosi all’esame del particolare, sembra disporre di un potenziale espressivo e anche conoscitivo assai minore rispetto allo slancio del possibile, al racconto delle cose "quali possono o potevano avvenire" che tende invece ad abbracciare l’universale, sostituendo all’ossequio della verità e dell’evidenza, il potente principio logico e generativo della necessità narrativa. Del resto, come si legge nella "Poetica", "credibile è il possibile, e noi non crediamo costantemente possibile quel che non è avvenuto, mentre ciò che è avvenuto è chiaro che era possibile, perché se fosse stato impossibile non sarebbe avvenuto".

Queste considerazioni probabilmente aiut

Santana &#; Sentient

Esce oggigiorno 28 marzo l&#x;ultimo lavoro, anzi opera, del grandissimo chitarrista Carlos Santana, Sentient , per Candid Records.

Dopo decine di album fra studio e compilation, nonché innumerevoli singoli, con più di 80 milioni di dischi totali venduti, questo musicista, all&#x;età di approssimativamente 78 anni, è ancora capace di stupire gli ascoltatori e non solamente i propri fan.

Chitarrista che risulta ormai dal nella Rock and Roll Hall of Fame e che la periodico Rolling Stone continua a confermare tutt&#x;ora come uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi malgrado la sua notevole età, Carlos Santana con l&#x;album Sentient ci regala un autentico e proprio caleidoscopio musicale, composto sia da pezzi provenienti da propri album precedenti che da pezzi suonati gruppo ad altri musicisti, così come da alcuni pezzi nuovi.

Grazie a questo espediente Carlos Santana riesce letteralmente a far risorgere Miles Davis e Michael Jackson, come nel frammento Whatever Happens, ovunque alla fine è chiaramente udibile Carlos Santana che ringrazia Michael Jackson con le parole &#;Thank you man&#; e quest&

Miles Davis

Trombettista, bandleader, compositore fra i più geniali di costantemente, Miles Davis è una delle leggende del jazz.
Nato nell’Illinois rurale nel , a diciotto anni è già a New York (con una discreta vissuto alle spalle nei locali jazz di St. Louis), alle lezioni della prestigiosa Juilliard School of Music e a suonare ogni tramonto nelle infuocate jam session dei locali di Harlem e della Cinquantasettesima, al fianco di Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Dall’esperienza del be-bop nasce (ma per contrasto: alla velocità spasmodica degli assolo si sostituisce la calda orecchiabilità di linee armoniche più sobrie), la prima opera cardine di Davis, "Birth Of The Cool", registrata fra il e il ’50 e pubblicato in che modo Lp nel L’influenza di queste registrazioni su tutta la scena jazz è enorme, ma gli inizi degli anni Cinquanta sono per Davis (e per molti dei suoi colleghi musicisti), gli anni bui dell’eroina.
Ne esce nel , e nel giro di qualche anno mette in piedi un sestetto leggendario, con John Coltrane e Cannonball Adderley. Le registrazioni di questo periodo sono tutte dei classici: dalla serie

Miles Davis
Ascenseur Pour L'échafaud

Gocce in candido e nero. Che cosa è il jazz? Forse qualcuno ingenuamente risponderebbe "un genere musicale", ma sarebbe come voler delimitare il cielo. Non è realizzabile confinarlo in un'arida definizione, perchè il jazz è singolo stato d'animo, una carezza uno schiaffo, l'immediatezza, l'imprevedibilità, la spontaneità, il a mio parere il presente va vissuto intensamente, una crepa su infinite, misteriose e incerte superfici dell'animo umano ma che senso avrebbe continuare? Potrei elencare fiumi di aggettivi, elaborare mille metafore, ma non servirebbe a niente, perchè il jazz non si descrive, si vive.

Miles Davis lo ha vissuto incarnato ed animato per decenni, portandolo a un livello di secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda tale che è difficile riferirsi alla sua figura privo di usare parole in che modo leggenda. Il secondo me il suono della natura e rilassante inconfondibile della sua tromba, metallo fuso, è consegnato non solo alla a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori del jazz, ma del secolo scorso. Alla costruzione del mito ha contribuito non poco "Ascenseur pour l'échafaud", pilastro sonora dell'omonimo pellicola noir di Louis Malle, appartenente al movimento della Nouvelle Vague. Miles regis