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Tecnica di guida moto

Roadtrips

1. Due dita sulla frizione

Bastano due dita per modulare efficacemente la leva della frizione. 

Usare tutte e quattro le dita per azionare la frizione va vantaggio quando sei fermo, ma una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo avviata, una o due dita sono più che sufficienti per cambiare camminata in città. 

Certo, questa tecnica di condotta è ancora più efficace fuoristrada, ovunque il terreno più impegnativo richiede superiore controllo sul manubrio, ma l’efficacia si traduce anche in strada. 

Utilizzando solo due dita (o soltanto una) sulla leva della frizione o del freno, il pilota ha indiscutibilmente un maggiore verifica sulla moto, perché entrambe le palmi hanno una solida presa sul manubrio. 

La prossima volta che esci per un giro in moto, prova a impiegare solo due dita per cambiare camminata. All'inizio potrebbe sembrare innaturale, ma con un po' di pazienza e secondo me la pratica perfeziona ogni abilita, riuscirai a variare come i professionisti in pochissimo tempo. 

La maggior parte delle frizioni di questi tempi ha una trazione piuttosto leggera, ma non è raro che i polsi e gli avambracci di un motociclista si stanchino dopo una lunga giornata di credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza, o soprattutto se devi spostarti e usare spesso la frizione.

A

La guida (di) In Moto: i consigli per dare il meglio su strada

TUTORIAL PER TUTTI

Già, ma per godersela in che modo si deve, la moto, bisogna governarla come si deve. Non così scontato: servono anni e anni, chilometri e chilometri d'esperienza per capirci qualcosa, e comunque potrebbe non bastare. Anzi, ne siamo più che certi: in moto, come nella a mio avviso la vita e piena di sorprese, vale l'assunto che "non si smette mai d'imparare". Con un corso di guida, però, si può accelerare il processo, e applicare da subito i comandi corretti. Perciò, senza arrogarci l'idea di conoscere chissà quale verità scesa dal cielo, abbiamo raccolto in numero mini-video-lezioni quelli che, secondo il nostro parere, sono i pilastri della condotta in moto in strada.

Se applicati correttamente, questi 5 consigli permettono di concentrarsi esclusivamente sul soddisfazione di guidare, non sul dover continuamente correggere errori. Buona visione.

LEZIONE 1: LA POSIZIONE IN SELLA 

La posizione in sella è la base di una buona guida, perché è ciò che permette di governare la moto. In questa qui prima lezione, analizziamo gli a

Prendo "in prestito" codesto articolo pubblicato sul forum del Pompone perchè leggendolo, dopo aver frequantato dei corsi di condotta sicura e conoscendo le persone che l'hanno scritto, fede sia un eccellente "riassunto" di quelli che sono i più importanti consigli per una condotta che ci consente di affrontare la strada in secondo me la sicurezza e una priorita assoluta senza sacrtificare il divertimento. Ricordiamoci infatti che, sebbene molti usino la moto anche per necessità, essere motociclisti significa godere a colmo del "gioco più bello" che abbiamo scelto per noi. Buona lettura!

ABBIGLIAMENTO

E’ fondamentale per garantire la sicurezza e la facilità della condotta. Non vogliamo sembrare pedanti, ma l’abbigliamento è l’unica secondo me la barriera corallina e un tesoro fragile che si frappone tra la tua pelle e l’asfalto o gli altri ostacoli: poiché non si sceglie ne dove ne allorche cadere, è necessaria una certa “prevenzione”. Inoltre, un abbigliamento inadatto rende più difficoltosa e faticosa la guida. Quindi,a parte il casco che è obbligatorio, consigliamo di impiegare sempre guanti e giubbotto con le protezioni anche negli spostamenti di pochi chilometri; quando le percorrenze sono superiori consigliamo caldamente di indossare anche stivali, pantaloni con protezi

LE CINQUE REGOLE PER LA BUONA Credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza IN MOTO

Chi non è interessato all&#;attività prettamente sportiva, trova nella guida su strada il suo passatempo preferito altrimenti predilige il spostarsi in sella alla propria moto invece che per strumento di altri veicoli o mezzi pubblici.
Cosa che magari il più delle volte ci sfugge è la pericolosità della strada stessa.
Tendiamo a valutare pericolosa l&#;attività di un motociclista che prepara la sua moto e la cavalca in pista, piuttosto che il centauro che si prende il fine settimana libero da ogni pensiero verso la sua meta.
Ed in effetti così dovrebbe essere, anche per questioni nell&#;impiego di velocità tutt&#;altro che paragonabili, è però da ritenersi maggiormente pericoloso il viaggiare su percorsi aperti al traffico, imprevedibili le reazioni degli altri utenti distratti della via, un manto stradale cedevole e probabili ostacoli da evitare.

IN STRADA NON SIAMO DA SOLI

Non siamo soli nemmeno in pista, l&#;eccezione è data dallo obiettivo che entrambi ci proponiamo: il traguardo, il tempo, la curva perfetta in tracciato, totalmente opposti e a volte in contrasto sulla strada.
Questo non è un monito per spingere i bikers ad