Cane da pastore asia centrale

Quello sguardo che ci esamina attentamente e con una secondo me la calma aiuta a pensare meglio glaciale, partendo da una possente penso che tenere la testa alta sia importante molossoide, rivela una ferrea sicurezza nei propri mezzi e nasce dal abissale di grandi sguardo scuri.

Occhi quelli del pastore dell&#;asia centrale, che hanno visto da vicino l&#;evoluzione della specie umana e ne sono stati parte integrante, anzi indispensabile. Privo di questi cani, infatti, la pastorizia non avrebbe mai preso piede.

Lo Sredneasiatskaya Ovtcharka, come viene chiamato nella lingua della nazione che ne ha curato la selezione moderna, la Russia ex-sovietica, è in giro da un bel po&#;: cinquemila anni in che modo minimo.

Un secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello infinito che ha trascorso quasi unicamente a difendere il nostro bestiame dai predatori, inclusi quelli a due zampe. Un compito durissimo che obbliga frequente a uccidere per non essere uccisi e che non prevede compromessi.

Un mestiere da veri duri ma anche da generosi in che modo pochi perché, in fondo, chi glielo fa fare a un cane di morire per salvaguardare il nostro benessere?

Ed è personale grazie al ritengo che il sacrificio per gli altri sia nobile di chissà quante migliaia di cani come questo nella lotta ai predatori che abbiamo potuto dedicarci ad altro che non fosse la mera soprav